15 Novembre, 2020
Si parla molto, negli ultimi tempi, del cosiddetto Model Year. C’è chi è a favore e chi è contro. Addirittura, due colossi americani del mondo della bici hanno deciso di cambiare strategia e di non rinnovare la gamma con la consueta frequenza. THOK ha optato per questa scelta sin dalla nascita del brand. Vediamo per quali ragioni.
Model Year, ovvero, la stagionalità programmata dei modelli di biciclette di ogni brand. Ogni anno gran parte delle aziende di bici, che siano tradizionali o assistite, presentano intorno a giugno (quindi a metà stagione) nuove gamme, nuovi modelli, nuovi colori o modifiche ai montaggi, facendo, di fatto, invecchiare automaticamente le bici dell’anno in corso.
Come già accaduto in altri settori merceologici, ad esempio quello della moda, con Giorgio Armani che invita ad un ritorno a ritmi più slow nella presentazione delle nuove collezioni, anche nella bici si sta parlando molto di model year. E i pareri sono contrastanti. Recentemente ha fatto discutere la scelta di due colossi americani di tornare ai tempi ed ai ritmi di alcuni anni fa, quando le presentazioni dei nuovi modelli avvenivano di solito a fine anno e non in piena stagione.
PER THOK È COSI DA SEMPRE
Per THOK, che vende prevalentemente online, questo problema non si pone. Lanciare una bici sul sito, nuova, diversa o ridisegnata, potrebbe essere fatto anche ogni giorno. Tuttavia, sin dal primo lancio sul mercato avvenuto nel 2017, THOK ha scelto di non avere model year, una scelta dettata dall’esperienza a 360° del suo team nel mondo bike. L’azienda si è dimostrata da subito innovativa, non solo nello sviluppo del prodotto ma anche nelle strategie aziendali.
Le ragioni di questa scelta sono molteplici. Innanzitutto, va precisato che con il model year i cambiamenti che le aziende apportano ai modelli di biciclette non sono sempre dettati da necessità tecniche. Molto spesso a cambiare, nel “nuovo” modello, è anche solo la colorazione. Questo rende subito vecchia una bicicletta anche di pochi mesi, senza alcun rispetto per l’investimento fatto dagli acquirenti di quel prodotto.
Il claim di THOK è “Performance First”: in THOK si rinnova solo se si ritiene importante rinnovare, se c’è davvero l’opportunità di portare al mercato innovazioni, tecnologie, soluzioni che possano dare un valore aggiunto, tanto da far “invecchiare” i modelli esistenti. Il tutto, con la massima libertà e senza gli schemi commerciali classici della bike industry. Quindi in THOK le bici cambiano solo quando effettivamente si riesce a creare un prodotto tecnicamente superiore a quello fino a quel momento offerto. Il focus dell’azienda è da sempre sulle prestazioni, senza vincoli di strategie di mercato.
Per THOK se una bicicletta funziona, e non ci sono novità di rilievo sul mercato che ne giustifichino il cambiamento, è inutile cambiarla, ed è eticamente scorretto invecchiarla volontariamente, apportando ad un modello esistente, magari lanciato da poco, delle piccole ed insignificanti modifiche spacciandolo per nuovo.
VERSIONI LIMITED
Con l’assenza di model year, le THOK dei THOKer, i clienti del brand, e dei THOK POINT, ossia dei negozianti che collaborano con il brand di Alba (CN), non si deprezzano e invecchiano molto meno. Tuttavia, per andare incontro alle necessità dei bikers più esigenti e attenti ai particolari, periodicamente THOK lancia delle edizioni limitate.
Le edizioni limitate o LTD contano solo poche unità numerate, sono personalizzate, caratterizzate da componentistica top di gamma, colorazione dedicata e vengono sempre assemblate e finite esteticamente in Italia. Sono dei veri e propri oggetti del desiderio, dei pezzi “cult”, quasi da collezione. Queste bici hanno le stesse caratteristiche tecniche e geometriche della gamma in corso, non entrano in competizione con le bici di serie ma, anzi, le valorizzano ulteriormente.
Ovviamente questo non significa che THOK non rinnovi mai la sua gamma: la nuova MIG 2.0 e la nuova TK01, le bici lanciate da THOK a inizio luglio, ne sono un esempio. Tuttavia, ciò avviene quando ci sono innovazioni tali da giustificare modifiche a modelli esistenti o l’ingresso di una nuova bici.
Correttezza e rispetto nei confronti dei clienti e dei negozianti che investono nel marchio THOK sono per l’azienda un punto fermo incontestabile.
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